La rabbia Silvestre è una malattia infettiva acuta causata da un virus a RNA (che appartiene alla famiglia dei rabdovirus), che colpisce il sistema nervoso. Essa può avere un esito letale se non viene trattata in maniera tempestivamente.
Sono i mammiferi selvatici e domestici, come volpi, tassi, faine, cani, gatti ecc., ad essere colpiti dalla rabbia, tuttavia tramite la loro saliva può essere trasmessa all’uomo e ad altri animali mediante morsi, ferite e graffi.
Un animale affetto da rabbia presenta un evidente cambiamento del comportamento perdendo la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo o manifestando fenomeni di aggressività, difficoltà nella deambulazione e paralisi progressiva sino alla morte.
Il virus, che ha un periodo di incubazione di 3/8 settimane, si diffonde seguendo le fibre nervose periferiche fino al midollo spinale del soggetto contagiato e successivamente raggiunge il cervello provocando encefalite.
Sono state individuate due forme a decorso acuto della rabbia:
È una malattia diffusa in tutto il mondo, con una stima di 65.000-87.000 morti l’anno, quasi tutti in paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia (con un numero stimato di decessi di 38.000-60.000 tra bambini e adulti) ed in Africa (27.000 morti).
In Europa è presente essenzialmente nella volpe rossa, nell’Europa orientale anche nel cane.
Dopo anni è ricomparsa anche in Italia (nel Friuli-Venezia Giulia e in Veneto) a seguito dell’evolversi dell’epidemia nei vicini paesi dell’est.
Non esiste una cura specifica una volta che l’individuo o l’animale ha contratto la malattia.
È possibile prevenire la rabbia, grazie alla vaccinazione sia nell’uomo che negli animali.
Se si viene morsi da un animale domestico o selvatico in zone a rischio è importante:
Epicentro - Istituto Superiore di Sanità:
https://www.epicentro.iss.it/rabbia/
(ultimo accesso in data 14/12/2020)
Ministero della Salute:
https://www.vaccinarsi.org/scienza-conoscenza/malattie-prevenibili/rabbia
(ultimo accesso in data 14/12/2020)
Ministero della Salute:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_35_ulterioriallegati_ulterioreallegato_0_alleg.pdf
(ultimo accesso in data 14/12/2020)