L'infezione da Papillomavirus (conosciuta anche come Human Papilloma Virus o HPV), in assoluto l’infezione più diffusa tra le malattie sessualmente trasmissibili, è generalmente asintomatica e il virus viene eliminato dal sistema immunitario prima ancora di sviluppare un effetto patogeno.
Sono oltre 100 i ceppi di HPV identificati in grado di infettare l’uomo, tra questi circa 40 sono associati a patologie del tratto ano-genitale, sia benigne che maligne.
I ceppi vengono distinti in:
Generalmente, il tempo che trascorre tra l’infezione e l’insorgenza delle lesioni precancerose (ovvero alterazioni di tessuti e cellule che possono progredire in cancro) è di circa 5 anni, mentre possono passare decenni per la comparsa del carcinoma cervicale (tumore del collo dell’utero).
Essendo causato nel 95% dei casi da un'infezione da HPV, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto il tumore della cervice uterina come totalmente riconducibile ad un'infezione.
Sono circa 3.500 i carcinomi della cervice uterina diagnosticati ogni anno in Italia, e 1.500 le donne che muoiono per la stessa causa.
Il virus dell’HPV si contrae attraverso il contatto con la cute o con le mucose di un soggetto infetto, non necessariamente durante un rapporto sessuale, dunque è estremamente diffuso in tutta la popolazione.
L’uso del profilattico dunque, rimane fondamentale, proteggendo anche da altre malattie sessualmente trasmesse (MST), ma non elimina totalmente il rischio d’infezione da HPV.
Nei confronti del Papilloma Virus possiamo adottare una prevenzione primaria e una prevenzione secondaria:
Epicentro-Istituto Superiore di Sanità:
https://www.epicentro.iss.it/hpv/
(ultimo accesso in data 14/12/2020)
VaccinarSì:
https://www.vaccinarsi.org/scienza-conoscenza/malattie-prevenibili/hpv
(ultimo accesso in data 14/12/2020)